Morimondo: andata e ritorno per PPUG

Anche quest'anno abbiamo partecipato al progetto "pattiniamo l'Italia" proponendo un grande classico: "Girotondo a Morimondo".

Prima di raccontarvi com'è andata volevo spiegarvi brevemente cos'è il progetto PPUG: in sostanza si è creato un network di associazioni di pattinaggio, sparse in tutta Italia, che a turno propongono una "gita" sui pattini nel proprio territorio permettendo così di conoscere altri amanti di questo sport e scenari incredibili. Questo permette di poter diffondere questo sport completo, divertente e adatto a tutti.

Noi come Milanoskating da qualche anno proponiamo questa pattinata lungo il Naviglio Grande e il Naviglio di Bereguardo alla scoperta dell'abbazia di Morimondo.

gruppo morimondo

Come si svolge una pattinata così? Morimondo aspetta.

Ci si trova a Corsico per una simpatica colazione offerta dalla crew msk, ci si saluta e, visto che molti sono ospiti che arrivano da Torino, Genova e ogni dove possiate immaginare, ci sono momento da "carraba che sorpresa", poi si mettono i pattini e si parte.

Quest'anno eravamo 128, un numero incredibile, visto che la nostra pattinata è capitata tra altri eventi simili; i tutor dirigono le danze e segnano il percorso dando una mano a chi ha bisogno.

Il tracciato non è complesso come girare in città, infatti al 90% si pattina su ciclabili, ma bisogna sempre prestare molta attenzione a ciclisti indisciplinati, pedoni con la testa tra le nuvole e chiunque popoli l'alzaia del Naviglio.

La prima parte del percorso (per un totale di 22 km a tratta), si snoda a destra del corso d'acqua, la strada è stretta in alcuni tratti e si percorre in fila indiana, tenendo un ritmo serratissimo per ingombrare il meno possibile.

Un paio di attraversamenti mettono a dura prova la crew e tutti i partecipanti, ma questo non ci ferma.

Gaggiano: una piccola perla lombarda

Partiti da Corsico, passato Trezzano sul Naviglio, si arriva a Gaggiano, un piccolo comune che si sviluppa proprio ai bordi del naviglio, a me piace molto questo borgo sospeso nel tempo, la sua chiesa color ocra, al tramonto, è un piccolo gioiello barocco.

Ma noi non abbiamo tempo di fare i turisti, tra l'altro questo è un momento delicato per la pattinata, infatti cambiamo lato del naviglio e dobbiamo fare un attraversamento doppio sperando nel buon cuore degli automobilisti imbruttiti della domenica.

Gaggiano

Arriviamo così sull'alzaia del consorzio Villoresi (sono coloro che gestiscono e si occupano delle vie d'acqua) che ci ha anche dato l'autorizzazione, riconoscendoci così il "diritto" a questa passeggiata.

Questa parte del nostro percorso è molto più semplice, perchè la ciclabile è più larga e sicuramente meno trafficata, permette così di scatenarsi... io solitamente dopo un po' arranco, ma non mollo mai!

Arriviamo ad Abbiategrasso e, nei pressi dello stabilimento storico di Mivar, ci si ferma per un pausa e per riprendere fiato, poi si cambia naviglio lasciando quello Grande e imboccando quello che porta a Bereguardo.

Abbiategrasso-Morimondo: l'ultima fatica di 6 km!

Arrivati qui il più è fatto! Anche se 6 km ci separano dalla meta, ma vi svelo un segreto: sono in leggera pendenza, quindi si spinge molto meno!

Il naviglio è più piccolo, ma con scorci incantevoli, tra salici piangenti e piccole cascatelle è un piacere pattinare, anche la ciclabile torna ad essere un po' strettina.

bereguardo

Comunque il più è davvero fatto, in lontananza si riconosce la sagoma del borgo, quindi si devia in mezzo ai campi e ci si ritrova nel caso di questo posto incantevole sempre assaltato dai turisti.

Noi quest anno abbiamo deciso di goderci il pratone al fianco del complesso monastico, quindi abbiamo organizzato un pic nic per i nostri 128 pattinatori! E' stato preso d'assalto!

Non temete, se arrivate senza cibo a Morimondo ci sono: ristoranti, bar, gelaterie e spesso mercatini di prodotti locali.

morimondo

Anche il comune di Morimondo ci ha concesso il patrocinio: quindi li ringraziamo per l'ospitalità!

Stop and go: chi ne fa 44?

Dopo il pranzo e qualche gioco sul prato viene il momento del ritorno, chi in macchina, chi in treno da Abbiategrasso e chi in pattini!

I più impavidi portano a casa ben 44 km di asfalto, risate, campi e scenari incredibili, mentre il sole tramonta disegnando orizzonti lontani.

Per loro quest'anno abbiamo preparato una sorpresa: ad attenderli c'erano le medaglie di partecipazione!

gruppo

Come ogni anno questa pattinata ci regala mal testa, grattacapi, ansie da prestazione, sorrisi, abbracci, nuovi amici e tanto entusiasmo, quindi... ci vediamo il prossimo anno!

A supportarci in questo evento c'erano anche Rollerblade e DF Sport Specialist e io ringrazio chi ha fatto le foto che ho "rubato" dalla nostra pagina di Facebook.